Foto Francesco Castagna

In pochi luoghi si respira l’incrocio e il confronto tra mondi e tempi diversi come nel Torrione che Fondazione Coppola ha acquisito, restaurato, trasformato nella propria sede. Una storia che affonda le radici nel XII secolo, ma che oggi si traduce in uno spazio espositivo moderno e perfettamente attrezzato. E uno sguardo a 360 gradi, dai 41,60 metri di altezza dell’ultimo livello, che abbraccia tanto la parte storica della città, con una vista impareggiabile sulla Basilica Palladiana, il Duomo, i campanili, quanto le sue trasformazioni più recenti.

L’impegno della Fondazione è stato triplice. Prima l’acquisto del Torrione e la sua donazione al Comune di Vicenza, in cambio della concessione trentennale per farne un polo artistico. Poi i lunghi e complessi lavori di restauro, rifacimento degli impianti, messa in sicurezza dei percorsi e degli spazi, curati dallo studio UP3 Architetti Associati sotto l’attenta supervisione della Soprintendenza, e ormai giunti a completamento. Quindi la realizzazione degli allestimenti, dai pannelli alla nuova illuminazione museale, necessari per poter accogliere opere d’arte di diversa tipologia.

Il percorso museale, messo a punto dagli architetti Paolo De Biasi e Francesco Durante, si snoda lungo tutto il corpo architettonico: ad ogni livello sono stati installati pannelli dove troveranno collocazione le opere illuminate con un sistema a led con luce diffusa o puntuale, secondo le diverse necessità. Pannelli e corpi illuminanti esaltano volumi e spazi del torrione, sottolineandone le caratteristiche con presenze leggere sia visive che strutturali e garantendo un alto grado di flessibilità.